Permeabilità intestinale e difese immunitarie

Longevity Talks

Come ogni anno, il sistema immunitario è uno dei primi fattori a subire le conseguenze dell’aumento di stress e del cambio stagione. Effettivamente, questa è la stagione in cui si diffondono maggiormente le infezioni batteriche e virali e quindi al sistema immunitario viene richiesto un lavoro supplementare.

Coincide, però, con  il periodo in cui diversi fattori indeboliscono il corpo, sia a livello fisico che mentale, e quindi il sistema immunitario diventa meno efficiente. Ovviamente se performa meno proprio quando viene maggiormente coinvolto, i malanni di stagione tipici dell’inverno diventano inevitabili.

Esistono diversi motivi per i quali le nostre difese vengono coinvolte: l’alimentazione, il benessere psico-fisico e la permeabilità intestinale.

QUALI SONO I FATTORI CHE INFLUENZANO IL SISTEMA IMMUNITARIO?

Le difese immunitarie sono innanzitutto strettamente correlate al benessere fisico e mentale.
L’arrivo di un clima più freddo, spesso meno soleggiato e la diminuzione delle ore di luce sono i principali fattori che minano il benessere mentale, favorendo uno stato malinconico, che non è di aiuto neanche al sistema immunitario.

Se questi fattori stagionali non sono modificabili, ce ne sono altri su cui invece possiamo intervenire.
Tra questi, i principali sono senza dubbio la nutrizione e l’attività fisica.
Un’alimentazione ricca di vitamine, minerali, polifenoli ad azione antiossidante, proteine di qualità, senza dimenticarsi del giusto apporto di fibre per il benessere intestinale, è sicuramente un pilastro del benessere psicofisico.
Anche l’attività fisica è importante. È stato infatti dimostrato che un’attività moderata e costante aumenta la produzione dei globuli bianchi e rende il sistema immunitario più forte.

Al contrario, quando l’attività aumenta eccessivamente in durata ed intensità, soprattutto negli sport di endurance, provoca un indebolimento del sistema immunitario.

LA PERMEABILITÀ INTESTINALE

Un altro fattore correlato all’efficienza del sistema immunitario è la permeabilità intestinale.
Le cellule dell’intestino, infatti, dovrebbero essere unite strettamente tra loro da giunzioni serrate che permettono di mantenere separato l’interno dell’organismo dall’ambiente esterno.

Mantenere una corretta impermeabilità intestinale è importante per evitare che una grande varietà di sostanze esogene, come microrganismi, tossine e antigeni colonizzi il lume intestinale.
In caso di eccessiva permeabilità intestinale, queste sostanze potrebbero infatti penetrare nei tessuti, generando processi infiammatori locali, per poi diffondersi nel circolo sanguigno e linfatico generando un processo infiammatorio sistemico.

Le cellule intestinali dovrebbero, inoltre, essere rivestite da uno strato di mucosi, prodotto da alcuni batteri presenti nel nostro microbiota, agisce come una barriera fisica protettiva. La perdita di questo effetto barriera è il primo passo affinché aumenti la permeabilità intestinale.

LE RICERCHE SCIENTIFICHE: COSA DICONO GLI ESPERTI

In The Longevity Suite, quando parliamo di sistema immunitario, partiamo sempre da dei dati oggettivi per personalizzare al meglio il percorso,  in questo caso ci avvaliamo del Test del Microbiota per andare innanzitutto a quantificare l’effetto barriera e la permeabilità intestinale individuale.

Ricerche più recenti hanno poi scoperto una correlazione tra il sistema immunitario ed alcuni acidi grassi presenti nella membrana cellulare.
Sulla base delle analisi è stato riscontrato che, una carenza di acido diomogamma-linolenico (DGLA) ed eccessi di acido arachidonico (AA) sono situazioni correlate con infiammazione silente e scarsa modulazione immunitaria. La produzione di acido arachidonico può essere limitata da un’alimentazione più ricca di acidi grassi Omega3 a discapito degli Omega6.
A questo proposito è funzionale consumare 3-4 porzioni alla settimana di pesce, possibilmente azzurro, ma anche limitare alcuni oli vegetali molto ricchi in Omega6. Questi però abbondano ormai in quasi tutti i prodotti confezionati, soprattutto per la presenza di olio di girasole.

Diventa quindi necessario acquisire maggiore consapevolezza di ciò che compriamo, abituandoci a leggere le etichette, per capire se stiamo scegliendo un prodotto che ci può nutrire o solo saziare.
Più difficile invece l’apporto di DGLA con l’alimentazione, in quanto il suo precursore è presente solamente nell’olio di semi di borragine e quindi, se necessario, ne viene consigliata una supplementazione tramite integratori. La supplementazione di DGLA può spostare il rapporto DGLA/AA in modo da ridurre la produzione di fattori pro-infiammatori, a favore di quelli antinfiammatori, contrastando in questo modo quell’infiammazione cronica di basso grado che è un acceleratore dell’invecchiamento cellulare.

La necessità di equilibrare il rapporto tra questi due acidi grassi è verificabile tramite il test Molecular Profile, che va ad analizzare la composizione della membrana cellulare, anche al fine di migliorare la risposta immunitaria delle cellule.

Come si è potuto capire, il sistema immunitario è influenzato da più fattori e quindi, in previsione della stagione più fredda, è innanzitutto consigliabile rinforzarlo con prodotti naturali, come l’integratore Immuno Strong.

Qualora si sentisse la necessità di indagare possibili cause di un indebolimento del proprio sistema immunitario, è importante utilizzare test specifici per avere una visione più ampia dei fattori che lo influenzano.