Cambiamento fisico e strategie psicologiche per la REMISE EN FORME

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Cambiamento fisico

e strategie psicologiche per la REMISE EN FORME

 

L’ estate è un momento dell’anno in cui scatta in molte persone il desiderio di dimagrire. Il nostro funzionamento fisiologico ci viene in aiuto poiché le giornate più soleggiate provocano cambiamenti nel corpo e nel cervello, che possono facilitare la perdita dei chili in più. La  fame ad esempio diminuisce con l’aumentare della temperatura perché il corpo in estate deve mantenersi fresco mentre tutte le sue funzioni, digestione inclusa, generano calore, quindi mangiare meno è un modo per ridurre il carico di lavoro del corpo. Una ricerca pubblicata sull’European Journal of Clinic Nutrition quantifica una riduzione di circa 86 calorie al giorno dalla primavera all’autunno e il trend continua anche in estate.

Il cambiamento fisiologico stagionale, la possibilità di prendersi cura di se attraverso l’ampia diffusione dei trattamenti nel settore estetico (sia nella medicina estetica che nel campo dell’ estetica avanzata), le conoscenze scientifiche ormai ampiamente diffuse sugli stili di vita efficaci per dimagrire e rimanere in salute, sono tutti strumenti ampiamente disponibili per raggiungere l’osannato traguardo. Per quale motivo allora è così difficile dimagrire e mantenere nel tempo la forma fisica?

Perchè dimagrire è soprattutto una questione di “TESTA”.

E’ una questione di approccio mentale al cibo, alla “dieta” e in generale alla vita!

Molto spesso iniziamo un percorso di remise en forme affidandoci agli “esperti” ma inconsciamente non abbiamo fiducia in noi stessi: se il dialogo interiore è sabotante prima o poi ritorneremo al punto di partenza, i chili di troppo torneranno e ci racconteremo che “il trattamento non ha funzionato”, “il nutrizionista non mi ha dato la dieta adatta” etc. Sono attribuzioni causali esterne che spostano il focus di responsabilità da noi stessi all’esterno. Riusciamo a dimagrire solo interrompendo il circolo vizioso di “sovrappeso-dieta-fallimento-sovrappeso” attraverso un cambiamento del nostro atteggiamento mentale. E’ necessario disintossicare il cervello dalle abitudini mentali scorrette, perché si ingrassa soprattutto quando “ci si siede”, nella convinzione che ormai la vita futura è tracciata.

La leva motivazionale per mettersi in forma può inizialmente arrivare dall’esterno, ad esempio da una prescrizione medica: il ruolo che gioca il sovrappeso sull’incidenza delle malattie cardiovascolari e metaboliche è arcinoto, un bravo medico prescriverà sempre lo stile di vita corretto per ridurre quindi tale fattore di rischio. Altri individui per cambiare stile di vita hanno bisogno di motivazioni forti: una malattia, per esempio. Altri ancora riescono a trovare dentro di se la spinta motivazionale per intraprendere qualcosa di importante come un percorso di dimagrimento. L’obiettivo è personale (medico, estetico, o psicologico e quindi legato all’autostima): solo vedendolo possiamo sentirlo, capire i motivi che ci spingono a volerlo e infine raggiungerlo.

In sintesi, dimagrire in modo sano e duraturo, raggiungere la forma fisica desiderata è un percorso, che inizia con la MENTE.

Non basta chiamare in causa la dietologia, la vita sedentaria, lo stress, come concause della tendenza generale all’ingrassamento. Se non si tiene conto della mentalità che domina la scena, del modo di affrontare la vita di tutti i giorni, si trasforma un percorso di remise en forme in un intervento puramente organico.

E se è vero che per dimagrire dobbiamo liberare il corpo dalle tossine è altrettanto importante liberare la mente dal self talk fallimentare, trovare la nostra personalissima motivazione, linfa vitale per il cambiamento, dobbiamo ri-innamorarci di noi stessi.

In primavera? Perché no. E’ un buon momento per “rifiorie”.

 

Roberta Bianchi, Psicologa – Psicoterapeuta